Energia: Ricettiva Pianeta: Luna Elemento: Acqua Poteri: Pace, antidoto contro cattivi sogni, viaggi, protezione, allattamento, fortuna. Viene chiamato Calcedonio un quarzo che si presenta in masse compatte di microcristalli invisibili a occhio nudo, ma distinguibili con una lente di ingrandimento o un normale microscopio. Il termine “Calcedonio” genera sempre confusione, perché indica non solo la famiglia di un gruppo di minerali, ma anche una particolare gemma all’interno di questa famiglia. La sua colorazione è molto variabile e dipende dalle impurità presenti nel reticolo cristallino della pietra: può essere neutro, grigio-azzurro, nero, verde, rosso, giallo-arancio, viola, blu. A seconda della colorazione e dell’aspetto, il calcedonio assume varie denominazioni: le varietà multicolore rientrano nella categoria “Agata”. Nel suo significato più ampio, il termine Calcedonio si riferisce a tutte le varietà di Quarzo criptocristallino, ma indica anche un sottogruppo all’interno della stessa famiglia, che comprende solo gemme che vanno dal blu al bianco grigio. Un importante criterio di valutazione di un Calcedonio, è il colore: i più pregiati sono gli esemplari che presentano un’uniforme distribuzione del colore e una maggiore trasparenza.. Il calcedonio comune, detto anche Agata dal pizzo blu, ha un colore azzurro chiaro uniforme, ma può presentare striature bianche sfumate in diverse tonalità più chiare. Ha opacità da trasparente a traslucida, lucentezza vitrea e cerosa. Il Calcedonio ha sempre avuto un ruolo importante in molte antiche culture, come quella mesopotamica (attuale Iraq), egizia e greca. Della sua importanza e sacralità, troviamo tracce anche nella religione cristiana, islamica e buddista: non a caso le statue del Buddha sono generalmente fatte di questa preziosa gemma. Il nome Calcedonio deriva da Calcedonia, antica città greca sul Bosforo e situata in Bitinia, provincia romana in Asia Minore (Turchia), famosa per l’antico porto, dove nei tempi antichi si credeva che bere in calici d’argento rivestiti di calcedonio, potesse prevenire l’avvelenamento. Nell’Esodo si dice che il Calcedonio è una delle dodici gemme consegnate a Mosè sul Monte Sinai. Obbedendo all’ordine divino, Mosè le fece incastonare nel pettorale da gran sacerdote di suo fratello Aronne, come simbolo dei dodici figli di Giacobbe e delle rispettive tribù di Israele. Tra queste dodici pietre, ben quattro appartengono alla famiglia del Calcedonio: Agata, Diaspro, Onice e Sardio (Corniola). Di un altro gruppo di dodici gemme, che furono poste nelle fondamenta delle mura della città di Gerusalemme, si parla nel Libro delle Rivelazioni (21, 19-21): anche qui sono citate quattro pietre della famiglia del Calcedonio, direttamente associate agli Apostoli. Nella classificazione fatta dal Vescovo di Cesarea ( x. Secolo), il Calcedonio rappresentava l’Apostolo Andrea. Nella Roma antica il Calcedonio era la gemma più utilizzata per fabbricare sigilli, amuleti e cammei, oltre che gioielli e suppellettili preziose. La fama del Calcedonio continuò fino al Medioevo e al Rinascimento, quando era tradizione incidere su questa pietra, la figura di un uomo con la mano destra alzata, immagine rassicurante e protettiva a cui affidarsi per aver successo nelle cause legali e nelle controversie di diritto. In Cristalloterapia il Calcedonio, associato all’aria e all’acqua, si usa per i disturbi da esse generati come raffreddori ed influenze. Collegato al V Chakra, Vishudda (Gola), agisce sull’apparato respiratorio, rivelandosi un aiuto efficace nelle raucedini e nei disturbi legati al fumo. Utile anche a chi soffre di metereopatia, favorisce il flusso della linfa e dei liquidi, drenandone l’ eccesso nei tessuti. Il Calcedonio azzurro ha una funzione antinfiammatoria, riduce la pressione del sangue e mantiene costante la temperatura corporea. E’ utilizzato nella prevenzione dell’arteriosclerosi e si rivela efficace per superare esaurimenti nervosi e fisici. Facilita la produzione di latte nelle puerpere e sostiene l’organismo in situazioni do fragilità come convalescenze e decorsi post-operatori. Il Calcedonio è una pietra che simboleggia e ispira calma e compostezza. Anche nelle culture orientali è una pietra di purezza, concentrazione e interiorizzazione dell’essenziale. Nutre l’anima di stimoli spirituali e migliora la stabilità del gruppo, promuovendo fratellanza e buona volontà. Elimina le ostilità e i rancori, trasforma la malinconia in gioia e può essere utilizzato per facilitare la telepatia e la comunicazione in entrambi i suoi aspetti: la capacità di ascoltare e di capire, e quella di farsi capire. Fa aumentare il desiderio di essere a contatto con gli uomini, gli animali, le piante e tutti gli esseri viventi. Rafforza la capacità di adattarsi nelle situazioni che implicano un cambiamento, senza rinunciare a mantenere la propria identità. Allontana la paura e potenzia l’autostima, producendo una visione ottimistica nei confronti della vita. Viene considerata la pietra più adatta a chi deve sostenere degli esami, in quanto rafforza la memoria e consente di affrontare serenamente le situazioni di stress. Agisce come un balsamo sui pensieri negativi, permettendo di mantenere una visione equilibrata della realtà, senza cedere al nervosismo e agli scatti d’ira. Messo sotto il cuscino, facilita un buon sonno, allontanando incubi e tensioni negative. Il Calcedonio è stato definito la “pietra della diplomazia” perché migliora la capacità oratoria e dialettica. A livello spirituale, si ottengono effetti duraturi, tenendo il calcedonio sempre con sé, a stretto contatto con la pelle. Il Calcedonio è molto legato alla magia rituale: nel XVI secolo veniva prescritto dai maghi, per dissolvere illusioni e fantasie, per scongiurare la magia nera e proteggere da fatture nefaste e malocchi. Portandolo al collo o con sè, protegge e stimola vibrazioni positive, donandoci serenità e disponibilità d’animo.