Tarocchi L’ Appeso – Astrolinee.it Cartomanzia
Rappresenta colui che raggiunge il sapere rimanendo immobile, disponibile alla ricettività e all’ascolto. Per penetrare l’essenza delle cose bisogna invertire la prospettiva, abbandonare i comuni schemi mentali attraverso l’esperienza della solitudine e del dolore. Come carta L’ Appeso spaventa molto chi conosce poco la cartomanzia. In realtà, è una carta che invita alla conoscenza, sì, ma non come la intendiamo in Occidente. In Oriente, la conoscenza, il Nirvana, si raggiungono con l’immobilità della riflessione, ricevendo stimoli e segnali dall’esterno senza però cercarli testardamente. E’ la carta del sacrificio volontario e della rinuncia ma sappiamo che il Destino non rimane mai a guardare quando si fa dono di qualcosa sacrificando se stessi. Dunque, aspettatevi la ricompensa. E’ la carta che invita a guardare le situazioni da un altro punto di vista, un punto di vista per noi inusuale: capovolgete la vostra visuale e avrete la spiegazione. Con l’Appeso si è nella fase passiva o mistica: si rinuncia, cioè, alla valorizzazione delle proprie energie. Inoltre in questa carta si può vedere, nel capovolgimento del corpo fisico, un capovolgimento dello sguardo e della prospettiva: l’intelletto viene abolito, la razionalità smette di governare il comportamento, e la mente diviene ricettiva, come dimostra il giallo ricettivo dei capelli, alla saggezza interiore profonda. Cambia il punto di vista sulla vita: ci si distacca da una visione del mondo ereditata dall’infanzia per raggiungere una propria verità personale, si attua una presa di coscienza. In chiave psicologica questa carta rappresenta l’introspezione, la capacità individuale di autoanalisi, comunque un cambiamento profondo nella vita psichica dell’individuo. È una delle carte più inquietanti e affascinanti dei Tarocchi, una carta che tocca da vicino la coscienza umana. L’uomo nel percorso del suo cammino verso la conoscenza ha scelto la strada della sublimazione e la sua posizione è di totale sottomissione alle leggi naturali, con conseguente rinuncia a ogni egoismo. La posizione delle gambe dell’Appeso, una diritta e l’altra piegata, ricorda quella dell’Imperatore. Ma le gambe dell’Imperatore si incrociano in modo dinamico, con una gamba in avanti, pronta a entrare in azione. Invece, l’Appeso piega una gamba dietro l’altra per restare meglio immobile. Allo stesso modo le sue mani, simbolo della capacità di agire, sono incrociate dietro alla schiena: non fa, non sceglie. Ai due lati del personaggio vediamo dei rami tagliati, sacrificati. Per la nascita materiale o spirituale che si sta preparando, occorre una sosta. L’Appeso ha la gamba sinistra ripiegata dietro l’altra gamba che penzola dalla corda e forma una croce sopra al triangolo discendente i cui angoli sono formati dai gomiti e dalla testa. Tale segno, un triangolo discendente sormontato da una croce, è il simbolo della Grande Opera, segno opposto al triangolo ascendente sormontato da una croce che, sul piano degli elementi, è il simbolo dello Zolfo e che abbiamo trovato nel IV Arcano, l’Imperatore. Il triangolo con la punta rivolta verso il basso rappresenta l’Acqua sovrastata dalla croce degli clementi, dall’unione dei due piani opposti: il maschile verticale, attivo e di fuoco e il femminile orizzontale, passivo, di acqua. Questa carta indica un momento di pausa, di lavoro interiore, di riflessione per scendere più a fondo nei progetti e nella conoscenza di sé stessi. Può anche rimandare ad un blocco, all’incapacità di agire. Spesso indica che non è il momento giusto per fare una scelta, la situazione o il nostro punto di vista devono maturare. Qualsiasi ritardo, qualsiasi ostacolo ha una sua ragione nascosta e deve essere interpretato come un avviso provvidenziale, da tener conto. Non resta che accettare il destino, comprese le sconfitte e i blocchi, e sottomettersi almeno temporaneamente al corso degli eventi, senza tentare di cambiarlo. Se la lama esce al dritto rimanda alla dedizione: tutto deve essere disinteressatamente sacrificato a una persona o a una causa, senza aspettarsi ricompense immediate. La situazione attuale è comunque destinata a capovolgersi completamente, a subire mutamenti radicali e svolte decisive, negative solo in apparenza. Si tratterà, però, di una trasformazione lenta, più interiore che esteriore. Dal punto di vista sentimentale indica un amore platonico, segreto, romantico, magari inizialmente non corrisposto; può esserci una temporanea separazione dal partner che serve a far riflettere e maturare. Dal punto di vista professionale il successo si ottiene poco per volta, con un lavoro coscienzioso e disinteressato. Può indicare anche una persona idealista, altruista, pronta a sacrificarsi. Quando l’Appeso compare rovescio la situazione si prospetta difficile, con infelicità, possibili separazioni, crisi e sentimenti vissuti male. La mancanza di azione che caratterizza la carta dritta finalizzata all’accettare il proprio destino per comprenderlo in quella rovescia si trasforma in inattività, inconcludenza, rinuncia, apatia. I rischi sono la perdita del contatto con la realtà, depressione, vittimismo, opportunismo, superstizione e una certa propensione a trovare rifugio in alcol e droghe. I cattivi presentimenti del consultante si riveleranno fondati e sfoceranno in azioni ostacolate e notizie negative di lutto e malattia. I progetti saranno irrealizzabili perché poco solidi, i desideri andranno rivisti. Il consultante non riesce ad accettare le proprie responsabilità e a mettersi in discussione, schiavo del dovere o delle passioni, dell’egoismo o di una generosità smodata non riesce a trovare il proprio equilibrio e ad attuare il cambiamento necessario ad evolvere la propria situazione.